pg_stat_activity è il nome di una vista del catalogo usata per tenere sotto controllo l’attività attuale del database.
Questa vista espone vari campi, si veda la documentazione ufficiale per maggiori dettagli sul significato di ognuno di essi.
Il campo oggetto del miglioramento è current_query. A partire da PostgreSQL 9.2, questo campo è stato sostituito da due campi distinti, uno chiamato state (che indica lo stato della query corrente), l’altro denominato query (che riporta la query vera e propria).
Per capire meglio come questo cambiamento si riflette nel monitoraggio delle attività del database, vediamo come questa vista si comporta in PostgreSQL 9.1 e come è stata modificata in PostgreSQL 9.2.
Ecco una serie di operazioni da eseguire assumendo che ci sia un server PostgreSQL 9.1 in esecuzione sulla porta 5491 ed un server 9.2 in esecuzione sulla porta 5492.
Collegatevi ad entrambi i server con psql. Avviate una transazione (senza chiuderla!) ed ottenete l’ID del processo (PID
o pid
):
BEGIN;
SELECT pg_backend_pid();
Nota: usare l’opzione -p per specificare la porta relativa al server a cui connettersi.
Possiamo pensare a queste transazioni aperte come ad applicazioni che stanno “lavorando” sul database. Il nostro scopo è monitorare ciò che stanno facendo.
Su PostgreSQL 9.1:
$ psql -p 5491 -tqc "SELECT current_query FROM pg_stat_activity WHERE procpid=13788"
Su PostgreSQL 9.2:
$ psql -p 5492 -tqc "SELECT query,state FROM pg_stat_activity WHERE pid=13465"
Nota: sostituire i PID
nelle clausole WHERE
con quelli ottenuti precedentemente con SELECT pg_backend_pid()
.
In PostgreSQL 9.1 il valore di current_query
è usato per indicare anche le transazioni in stato idle (<IDLE>
).
In PostgreSQL 9.2 il campo query
contiene invece l’ultima query eseguita dal backend, mentre state
contiene lo stato (molto più dettagliato che in precedenza, con ben 6 stati).
Importante: notare come la colonna procpid
sia stata rinominata in un più standard pid
.
Gli amminsitratori di database PostgreSQL saranno felicissimi di questa migliorìa, che agevola non poco il compito di monitoring dell’attività del database.
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